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Le discipline che studiano il cervello umano (dalle neuroscienze alla sociologia, dall'economia comportamentale alla psicologia) hanno ormai scardinato la concezione secolare dell'uomo come entità divisa: da un lato la ragione a comandare, dall'altro le passioni da controllare. Un disegno che non rende conto della meravigliosa profondità dell'essere umano, e che anzi ha causato danni sul piano sociale, politico ed economico. L'inconscio non è solo importante, ma è il vero motore del nostro pensiero e delle nostre azioni, il reale e concreto fondamento della ragione. E l'uomo non è un animale razionale e individualista: al contrario, è un animale sociale, definito dalle relazioni con gli altri e legato ai suoi simili. "È come se vivessimo in una casa dove abbiamo sempre saputo che c'era un seminterrato" scrive David Brooks. "Ora però abbiamo scoperto che quel seminterrato è molto più grande di quanto avessimo mai pensato".